Quarta isola mediterranea per estensione, luogo di nascita dell’ultimo Imperatore francese, lungamente decantata dal popolo greco per la sua incommensurabile bellezza: Kallìste, il nome che le avevano meritatamente conferito, ha proprio il significato di “la più bella”. Un toponimo che è rimasto quasi invariato anche nel corso di diversi secoli, ripresentandosi nella versione francese di Île de Beauté.
E possiamo dire con moderata certezza che, alla luce di questa inusuale conservazione nominale, com’è insolito che un fatto aleatorio come un nome rimanga invariato dopo essere stato passato al setaccio dalle maglie del tempo, la Corsica ha mantenuto molti di quegli elementi che le erano valsi una discreta fama anche nell’era in cui il turismo era solo una pallida ombra di quello che sarebbe diventato.
Nonostante il blu intenso che dipinge il mare, sfumato sulle tonalità dell’indaco, del celeste e del verde acqua, la Corsica è principalmente una regione montuosa, prosieguo spirituale dei dolci rilievi che in gran parte occupano la sorella Sardegna; i corsi stessi si sentono più montanari che marinai.
Ciò nonostante l’isola, con i suoi mille chilometri di costa, offre paesaggi marini che trascendono la barriera dell’immaginazione: calette solitarie e falesie pietrose, panorami sognanti e finissimi granelli di sabbia, la Corsica offre tutto questo… E anche molto di più!
Basterà recarsi a Porto Vecchio, sulla spiaggia della Palombaggia (gioco di parole non voluto), per ammirare un favoloso panorama di pini marittimi, rocce rossastre e isolotti in lontananza che affiorano da acque trasparenti! Ma anche Cala Roccapina, dominata da una roccia a forma di leone, o i meravigliosi fondali di Porticcio ad Ajaccio (qui piovono allitterazioni), o la baia della Rondinara, le acque cristalline di Cargèse, lo splendido paesaggio dell’Île Rousse… Molte delle spiagge più belle sono libere e tipicamente lontane dagli itinerari turistici, alcune raggiungibili unicamente in barca, quindi si consiglia un’attenta pianificazione!
Sembra che l’isola stessa sia stata creata (e, fortunatamente, preservata) per contenere innumerevoli specie uniche di fauna e flora, accolte in uno sterminato parco naturale che occupa quasi un quarto dell’intero territorio isolano: il Parco Naturale Regionale della Corsica, istituito nel 1970, annovera tra i suoi metaforici possedimenti un’enorme varietà di uccelli, mufloni, cervi, aquile, tartarughe, pernici, trote e anguille. Comprende anche alcune zone marine come il Golfo di Porto, noto per l’affascinante spettacolo dei calanchi.
Ma non finisce qui: distribuiti tra la costa e l’entroterra sul territorio corso si trovano numerosi paesini e villaggi, ognuno con il suo bagaglio di tradizioni da far scoprire al turista curioso. Si pensa a Bastia, città portuale su al nord, in cui ammirare l’Eglise Saint-Jean-Baptiste e il monumento di Napoleone che domina Place Saint Nicolas; Corte, nell’entroterra, brevemente capitale del governo indipendente corso, convenientemente prossima alle fantastiche pozze naturali della Vallée de la Restonica; Bonifacio all’estremo sud, cittadina fortificata da cui ammirare un notevole panorama, e finalmente la già citata Ajaccio che ha dato i natali a Napoleone e al quale è stato prevedibilmente dedicato un interessante museo.
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