Benché la sensibilità per il vegetarianesimo ed il veganesimo nell’ambito della ristorazione italiana stiano crescendo, il consumatore rimane spesso deluso da una consapevolezza limitata dell’etica vegana. A supplire questa mancanza finalmente arriva una guida accurata sulla presenza di ristoranti che abbracciano questa filosofia in Italia. La paternità del progetto è del portale Food Vibration, che ha selezionato accuratamente i locali che aderiscono alla filosofia del cibo L.O.V.E, Local, Organic, Veg ed Eco. Lombardia, Emilia Romagna e Toscana nella top 3 delle città più consapevoli, al sud invece, nonostante non manchi l’offerta di materie prime occorre spesso accontentarsi. Per approfondire il tema abbiamo fatto qualche domanda a Vittorio Curtarello, dello staff di Food Vibration.
Com’è nato il progetto Viaggia Vegan?
Tutto è partito quando abbiamo fondato nel settembre del 2013 l’associazione non profit Food Vibration che desidera diffondere un’idea di enogastronomia superiore: una cucina che utilizzi quanto più possibile cibo Local, Organic, Veg ed Eco (L.O.V.E.). Ci siamo proposti di far conoscere quei professionisti che, ormai pratici di questo tipo di cucina, fossero in grado di offrire delle esperienze culinarie gratificanti. Il primo passo è stato la creazione di un portale che permettesse di individuare in ottica turistica posti dove mangiare, dormire, fare la spesa e svagarsi coerentemente alla mission dell’associazione. Attraverso la popolazione del portale abbiamo stretto rapporti con moltissimi albergatori e ristoratori “veg oriented“. Successivamente abbiamo organizzato alcuni pacchetti vacanza con inclusi corsi di cucina di noti chef come Antonella della Stella Vegan e Simone Salvini; esperienze fantastiche, molto utili per coloro che vi partecipavano, ma che raggiungevano un limitato numero di persone. Abbiamo quindi pensato di soddisfare l’esigenza di un ben preciso tipo di turista, quello interessato al cibo Local, Organic, Veg ed Eco, fornendogli anche uno strumento non digitale ed autorevole quale è una guida cartacea; una sorta di guida michelin senza stelle e forchette ma ricca di parametri oggettivi utili a formarsi un giudizio personale ed organizzare una vacanza fai da te. Quando abbiamo ragionato sul nome della guida è nato Viaggia Vegan. A dicembre 2017 verrà presentata dall’editore Terra Nuova la seconda edizione della guida e contemporaneamente verrà lanciata un’ APP per tutti i tipi di smartphone e attivato un nuovo portale omonimo.
Quali sono le zone d’Italia più vegan secondo la vostra guida?
Sicuramente il Nord vince sul Centro che vince sul Sud. Le grandi città come Milano, Bologna, Firenze, Roma e Torino sono le zone con maggiore offerta ed influenzano anche la classifica regionale. Ma le cose cambiano se si considera anche la popolosità delle regioni… Inoltre il dato numerico non comporta necessariamente una migliore offerta turistica. Il momento dei pasti è solo uno dei fattori di gradevolezza di un’esperienza turistica e su questo il Sud non teme confronti per quanto riguarda il contesto paesaggistico e la possibilità di reperire grande varietà di cibo Local a Km 0. Questa la classifica di Viaggia Vegan:
Regione | Classifica assoluta | Classifica per residenti |
Lombardia | 1 | 8 |
Emilia-Romagna | 2 | 16 |
Toscana | 3 | 17 |
Lazio | 4 | 13 |
Piemonte | 5 | 12 |
Sicilia | 6 | 6 |
Veneto | 7 | 5 |
Umbria | 8 | 19 |
Campania | 9 | 2 |
Trentino-Alto Adige | 10 | 18 |
Puglia | 11 | 4 |
Liguria | 12 | 14 |
Marche | 13 | 15 |
Friuli-Venezia Giulia | 14 | 11 |
Abruzzo | 15 | 10 |
Sardegna | 16 | 7 |
Basilicata | 17 | 9 |
Valle d’Aosta | 18 | 20 |
Calabria | 19 | 1 |
Molise | 20 | 3 |
Come avete trovato tutti gli indirizzi vegan che consigliate nella vostra guida?
Sostanzialmente un lavoro certosino che in gran parte era stato già fatto per il portale, ma tanto altro è stato necessario per reperire quei dati più approfonditi che caratterizzano la guida… Inoltre abbiamo dovuto controllare direttamente le numerose informazioni disponibili on line, a volte obsolete e superficiali. Attraverso l’aiuto di volontari e amici abbiamo raccolto in maniera sistematica tutti i dati attraverso il contatto diretto con i proprietari o gestori delle attività.
Quali sono i criteri che avete seguito per inserire le strutture turistiche e di ristorazione nella vostra guida?
Abbiamo segnalato i dati di contatto di tutte le strutture Italiane che offrono pasti vegan accanto al massimo a piatti vegetariani. Circa 500 tra Ristoranti, Agriturismi, Bar, Pasticcerie, B&b, Hotel etc… 100% Vegan o Vegan & Vegetarian. Tra questi 155 sono stati recensiti molto approfonditamente, rilevando paramentri come % di cibo bio, % di cibo local, numerosità delle referenze vegan, vegetarian e gluten free etc… In questa seconda edizione della guida però abbiamo deciso di fare un’eccezione per alcune regioni che erano così povere di attività da indurci a dare comunque una possibilità di scelta al nostro turista; solo in questo caso abbiamo segnalato alcune attività Vegan Friendly, che offrono vegan accanto al tradizionale, ma sempre previa verifica di un’effettiva capacità del ristoratore di offrire dei piatti realmente in grado di soddisfare un esigente palato vegan; teniamo presente che stando a quanto dichiarato da Ristoratori e Abergatori Italiani su Tripadvisor sarebbero oltre 35.000 le attività Vegan Friendly in Italia. Una dichiarazione che però molto speso delude il consumatore vegan.
Credete che la sensibilità sul tema del vegan/veggie tourism stia cambiando?
Il numero degli operatori schierati è in aumento, direi che a spanne è raddoppiata in 4 anni. Anche gli operatori tradizionali si stanno adeguando per non rinunciare ad un segmento decisamente in crescita. La differenza tra la qualità dell’offerta è dettata proprio dal grado di sensibilità degli operatori: ad una spiccata sensibilità commerciale non è detto che corrisponda una piena comprensione dell’etica vegan. La soddisfazione del cliente vegan, per quanto riguarda la varietà e la bontà dei piatti offerti, comporta necessariamente alcune attenzioni da parte dell’operatore che possono derivare o da una scelta personale e poi professionale o dall’impiego di risorse nell’essere affiancati da cuochi o chef con tali competenze che non possono essere improvvisate.
Ci consigliate una meta di viaggio per i nostri viaggiatori vegan?
L’italia con un po’ di organizzazione previaggio rimane la meta che dal punto di vista turistico offre veramente tanto. All’estero L’india, Thailandia, Malaysia e Seyshelles si trovano culturalmente ben preparate. L’isola di Mauritius è una vera chicca. Le capitali occidentali sono sicuramente in grado di offrire una vastissima scelta di ristoranti. Il consiglio è quello di prendersi tempo per contattare anche direttamente le strutture; da un cordiale dialogo si può capire facilmente se le persone con le quali si avrà a che fare corrispondono alle esigenze che si desiderano.
Commenti terminati.