Sempre più persone decidono di trascorrere le loro vacanze in pellegrinaggio, percorrendo alcune vie e itinerari legati alla vita religiosa sotto il rovente sole estivo. La lunghezza dei percorsi, le condizioni atmosferiche segnate dalla canicola e l’età non sempre giovanissima di molti dei pellegrini rende necessarie alcune importanti accortezze prima di partire per i lunghi viaggi in giro per l’Europa. Per fare un pellegrinaggio non è necessario essere degli atleti, ma sarà bene aver fatto precedentemente un po’ di allenamento, in modo da avere le gambe resistenti a un lungo sforzo e, cosa ancora più importante, essere dotati di una grande forza mentale. La preparazione inizia dunque almeno quattro anni prima della partenza per il viaggio, in cui bisognerà abituare gambe e testa al lungo percorso.
Si può iniziare progressivamente con un’ora o due al massimo di passo a ritmo veloce, ma non troppo sostenuto e poi allungare poco alla volta i tempi delle proprie uscite. I tempi di recupero dalla fatica e dallo sforzo diventano fondamentali, con i pellegrini che alla fine dovranno riuscire in qualche modo a crearsi una tabella per i viaggi a piedi, con una media ora di riferimento. Bisogna pertanto abituare il proprio fisico a ore e ore sotto il sole, a camminare sotto l’acqua e temporali e, cosa ancora più importante, a sopportare il peso di uno zaino pesante che per settimane (o addirittura mesi) sarà il compagno principale del pellegrino. Il pellegrinaggio su grandi distanze è un’esperienza incredibile e al tempo stesso mentalmente massacrante, per cui sarà necessario sopportare dolori e problemi vari.
Per far fronte a vesciche e infiammazioni, immancabili compagni di viaggio in caso di lungo viaggio a piedi, si possono utilizzare alcune accortezze e portare con sé alcuni strumenti. Prima di partire è bene massaggiare per bene le proprie estremità, magari con qualche crema, per poi lavare i piedi a intervalli regolari durante una tappa e l’altra del viaggio. Le calze vanno frequentemente cambiate e devono essere prive di pieghe, causa di molti calli e vesciche durante i pellegrinaggi. Per impedire la formazione di questi fastidiosi problemi, molti pellegrini portano con loro dei cerotti di tipo Compeed, che vengono posti sulla pelle arrossata prima della formazione di una vescica e creando una sorta di seconda pelle evitano la formazione del callo.
Durante il percorso bisogna fare frequentemente stretching, in modo da allungare i propri muscolari ed evitare la formazioni di fastidiose tendiniti. Oltre allo zaino uno degli elementi fondamentali del pellegrinaggio è costituito da un paio di buoni scarponi, meglio se già utilizzati e chiaramente il più possibile comodi e confortevoli. Nello zaino vanno messi capi di abbigliamento di ricambio vario e assortito, dalle magliette agli indumenti intimi, senza dimenticare le giacche antipioggia, il pile, un sacco a pelo, magari un paio di scarpe da trekking. Da non dimenticare è pure il set medico, che risulterà estremamente utile durante il percorso, così come una borraccia e una torcia. Bisogna sempre ricordarsi che partire per un pellegrinaggio mette a dura prova non solo il fisico, ma anche e soprattutto la propria mente, per cui diventerà fondamentale la propria forza di volontà per concluderà l’incredibile esperienza.
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