Nell’era della tecnologia e della globalizzazione, dell’ossessiva ricerca del “più comodo” e del “più veloce” che per decenni ha contraddistinto il profilo della nuova modernità turistica, vi è una fetta sempre crescente di viaggiatori che scelgono, in controtendenza, di optare per un ritorno alla natura: da un lato opulenti resort con buffet, vasche idromassaggio e linea Wi-Fi, dall’altro boschi, foreste, fiordi, specchi d’acqua dolce e zaino in spalla, tenda e sacco a pelo a portata di zampa.
Questa è la definizione di ecoturismo, un modo di viaggiare i quali dettami fanno capo a quel senso di responsabilità che dovrebbe contraddistinguere ogni vero viaggiatore; un turista che non è più visto come sfruttatore, foriere di agenti inquinanti per ambiente e abitudini, ma come un’entità che si armonizza perfettamente con il contesto in cui vuole inserirsi, diventando tutt’uno con le popolazioni delle quali è ospite.
Per chi desidera giocare in casa l’Italia stessa ne offre a bizzeffe: oltre ai Parchi Naturali più blasonati in Abruzzo, Lazio e Umbria, anche il Veneto ha da dire la sua, con quel Parco Nazionale del Sile che prende il nome da uno dei fiumi più sani e meno conosciuti del Paese.
Ma anche il Parco Regionale dei Boschi di Carrega, in Emilia-Romagna, in cui passeggiare pigramente fra le fronde di faggi, castagni e querce tra i quali si aggirano scoiattoli e caprioli. Menzione d’onore per la Sicilia e la Sardegna con le loro innumerevoli riserve naturali, oasi di aurea pace a cui si possono alternare lunghe mattinate in riva al mare, scorpacciate di dolci e avvistamenti di uccelli, tartarughe e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo in rigorosa atmosfera eco-friendly.
Il Sudamerica offre come destinazioni perfette per gli amanti della natura e dell’avventura Brasile, Argentina, Costa Rica… Ambienti incantevoli solcati da impetuosi corsi d’acqua, foreste pluviali dal magico rigoglio, animali esotici a cui l’immaginazione fatica ad arrivare, stupendi paesaggi in cui l’infinità dell’oceano abbraccia quella del cielo: tutto questo e anche di più.
Se poi il vostro palato vi richiede destinazioni più fresche, in cui immergersi nel raggelante silenzio di una foresta innevata, optate per Svezia e Norvegia, famose per l’immensità delle loro verdeggianti foreste e per l’imperdibile spettacolo offerto dalla visione dei fiordi, lingue d’acqua che s’incuneano verso l’entroterra. Senza dimenticare i suggestivi parchi naturali del Canada: sono oasi di pace che ai topi di città sono quasi completamente precluse.
Discorso inverso per il caldo: chi avrebbe mai detto che il deserto sarebbe potuto diventare un’attrattiva turistica di eguale impeto? Eppure c’è chi prende d’assalto i tour operator pretendendo viaggi alla volta delle savane del Kenya.
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