A tutte le donne che viaggiano da sole, a quelle che ci hanno pensato ma non hanno ancora trovato il coraggio, a quelle che lo fanno per affermare la propria personalità, per porsi nuove sfide e vincerle…C’è un blog che parla di voi, si chiama Viaggio da sola perché. Noi di Likibu abbiamo posto qualche domanda a Dana Donato, una delle fondatrici del progetto.
Perché declinare il tema del viaggio in solitaria al femminile?
L’idea è nata dopo una riflessione: le donne che viaggiano da sole c’erano ma non c’era una rete che le mettesse tutte in contatto. Il progetto è nato da me e da Elena Mazzeschi, viaggiatrici in solitaria che volevano parlare di e con altre viaggiatrici in solitaria. I temi che sono trattati nel blog sono diversi, dall’emotività in viaggio all’organizzazione, dalle storie di altre donne che viaggiano in solitaria agli itinerari di viaggio.
Come è stata costruita la rete di blogger che collaborano con “Viaggio da sola perché”?
È nato tutto dalla creazione del gruppo Facebook, durante l’estate del 2015, dove abbiamo conosciuto le prime ragazze e blogger che attualmente collaborano o hanno collaborato al progetto. Qualche mese fa, per allargare la rete di collaboratrici, abbiamo fatto una call sui nostri social. Ci hanno scritto in molte ed è stato bellissimo sapere che a così tante donne interessava collaborare con noi, volontariamente. A tutt’oggi il team è composto da 16 viaggiatrici sparse nei 5 continenti.
Quali sono le mete lontane più gettonate per il viaggio da sola?
Sicuramente il Sud Est Asiatico è la meta più gettonata, assieme al Giappone e il Nord America. Mete lontane ma sicure e ben attrezzate per le viaggiatrici in solitaria.
Ti è mai capitato di dirti “questo viaggio da sola, mai!”?
Si, certamente. Viaggiare da sola mi piace, per me è vitale ma ci sono mete che vorrei visitare in compagnia, magari con qualcuno che ci è già stato, una di queste, ad esempio, è l’Asia. Ci sono invece mete che visiterei solo da sola, come il Sud America, specialmente l’Argentina e l’Uruguay, che sogno da tanto tempo.
Di cosa parla il vostro libro Viaggio da sola in Ostello perché?
Viaggio da sola in Ostello perché è un ebook scritto a 6 mani, insieme all’amica e collaboratrice Eliana Lazzareschi Belloni, web writer e travel blogger di Geco Travels, è dedicato a tutte le viaggiatrici in solitaria che sono incuriosite dagli ostelli ma non hanno ancora trovato la spinta giusta per provarli in prima persona o a coloro che già ne usufruiscono ma vorrebbero scoprire come viverli ancora meglio. Abbiamo quindi condensato insieme tutti le dritte che, dopo anni di viaggi, pensiamo possano essere utili: come scegliere l’ostello più adatto alle vostre esigenze e la camerata giusta, come sono fatti gli ostelli, quali sono le aree di cui sono composti, come viverci in sicurezza e quali sono le norme di buona educazione per farsi adorare dallo staff e dagli altri ospiti. Oltre ai consigli pratici, ci siamo occupate anche del lato emotivo del viaggio in solitaria in ostello, parlando di solitudine ma anche di amicizia, di incontro con gli altri ospiti e di come affrontare eventuali momenti in cui si ha bisogno di aiuto o ci si sente poco bene.
Cosa dici a tutte quelle ragazze che sono attratte dall’idea di viaggiare da sole ma hanno un po’ di paura?
Di cominciare con piccoli passi: un week-end fuori porta o passare 5 giorni in una città europea sono fra i metodi migliori per cominciare a viaggiare da sole. Le alternative ci sono e, dato che non siamo tutte uguali, ognuna deve trovare il suo personalissimo modo di viaggiare.
Perché viaggiare da sola?
Perché è gratificante, apre gli occhi sia nei confronti di se stesse che nei confronti del mondo che ci circonda. Si arriva ad una piena consapevolezza delle proprie capacità e del proprio essere. Consiglio di provarlo, anche solo una volta nella vita, perché è un’esperienza che non può che considerarsi unica.
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